Racing Bulls: L'identità autonoma oltre l'ombra della Red Bull
Il team di Faenza ha vissuto una profonda trasformazione in termini di leadership, brand e immagine generale negli ultimi due anni, salutando l'era Toro Rosso e AlphaTauri.
Una Nuova Energia
Due anni fa, la Red Bull ha deciso di rinnovare completamente la sua seconda squadra, allora conosciuta come AlphaTauri. Questo rebranding della Toro Rosso, identità che aveva caratterizzato il team per oltre 15 anni come parente italiano della Red Bull Racing, non era mai veramente decollato.
AlphaTauri non è mai riuscita a risuonare pienamente, con livree sobrie che riflettevano un team incerto sulla propria identità e sui propri obiettivi all'interno della galassia Red Bull.
Cambiamento ai Vertici
Tutto è cambiato alla fine del 2023, con la Red Bull che ha optato per un cambio radicale in concomitanza con il ritiro di Franz Tost, storico team principal austriaco. È stata introdotta una nuova struttura di leadership con Laurent Mekies al timone come team principal (poi sostituito da Alan Permane), mentre Peter Bayer, ex dirigente FIA, è tornato nel ruolo di CEO.
Bayer ha supervisionato enormi cambiamenti negli ultimi due anni, contribuendo a ridefinire una strategia commerciale che ha creato un'immagine completamente nuova per un team che era diventato, ai più, obsoleto e rigido.
Racing Bulls: Giovane e Audace
Nessuna di queste critiche si applica a Racing Bulls. Nonostante una strategia di branding insolita che ha portato al nome sponsorizzato Visa Cash App RB, il team si è evoluto in "Racing Bulls".
Chi segue Racing Bulls sui social media noterà un contenuto fresco e divertente: meme virali, look alla moda e un approccio autentico, ben interpretato dai piloti Liam Lawson e Isack Hadjar. Questo stile è chiaramente pensato per attrarre la crescente fanbase Gen Z, che secondo un recente sondaggio costituisce il 27% degli intervistati e mostra un forte interesse a lungo termine per la F1.
Risultati e Investimenti
Il marketing, tuttavia, non è l'unico aspetto del rinnovamento. Racing Bulls ha visto investimenti significativi nelle operazioni del team, con una maggiore sinergia con la Red Bull Racing, massimizzando le opportunità consentite dai regolamenti. Ciò ha portato all'apertura di una nuova struttura nel Milton Keynes Technology Campus, abbandonando la vecchia e inefficiente sede aerodinamica di Bicester.
"Il passo più importante è stato lo sviluppo di un'identità," ha dichiarato Bayer. "Le persone capiscono chi siamo, Racing Bulls. Capiscono cosa facciamo. Siamo un incubatore di talenti. Il team ha fatto un grande passo avanti, e Laurent e il suo team hanno fatto un lavoro incredibile nella ristrutturazione. Ora c'è coesione e un vero spirito di squadra."
L'Incubatore di Talenti
Bayer descrive la F1 come un "business estremamente serio", paragonando la struttura del team a quella di Vans: un piano inferiore dedicato allo stile di vita giovanile e divertente (Racing Bulls), un piano intermedio per la comunicazione (Red Bull) e un piano superiore per il business hardcore (ingegneria e performance). "È una decisione consapevole quella di trasformare un business hardcore in un'esperienza di intrattenimento."
La nuova struttura a Milton Keynes rende Racing Bulls un datore di lavoro più attraente, offrendo flessibilità ai dipendenti tra la sede italiana e quella britannica. Questo, unito agli investimenti tecnologici, permette a Faenza di competere con la Ferrari per attrarre i migliori talenti italiani.
"È molto più facile assumere persone perché sanno di non dover trasferire le loro famiglie," ha spiegato Bayer. "Abbiamo strutture fantastiche in un team che è guidato da valori, in un team che è molto aperto nel suo approccio. Stiamo diventando più attraenti come datori di lavoro."
Sfide Future
Nonostante i progressi, la sfida per Bayer e il nuovo team principal Permane è quella di compiere un ulteriore salto di qualità per competere ai massimi livelli. "Abbiamo iniziato con una Fiat e loro con una Ferrari," ha detto Bayer, sottolineando la differenza di risorse rispetto ai top team, ma evidenziando anche la capacità del team di evolversi. "È una questione di costruzione continua e di fare i passi giusti. Questa è la sfida che affrontiamo."