Ecclestone mette in dubbio la mossa di Hamilton in Ferrari
L'ex patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha espresso dubbi sulla decisione della Ferrari di ingaggiare Lewis Hamilton, definendo il pilota britannico "un po' politico".
Hamilton in Ferrari: Un inizio difficile Hamilton aveva annunciato prima della scorsa stagione il suo passaggio alla Ferrari per il 2025 con un contratto pluriennale. Tuttavia, il suo inizio in rosso è stato complicato.
- Adattamento: Il sette volte campione del mondo sta trovando difficoltà nell'adattarsi al funzionamento della scuderia di Maranello e nell'estrarre prestazioni dalla SF-25.
- Risultati: Nonostante una pole e una vittoria nella Sprint a Shanghai, Hamilton è ancora alla ricerca del suo primo podio in un Gran Premio con la Ferrari dopo 14 gare.
Cosa c'è di diverso per Hamilton? La situazione per il 40enne a Maranello è molto diversa rispetto ai 12 anni trascorsi con la Mercedes.
- Comunicazione: All'inizio dell'anno si sono verificati problemi di comunicazione con il suo ingegnere di pista.
- Autocritica: In Ungheria, dopo un'eliminazione in Q2, Hamilton si è definito "inutile".
I dubbi di Ecclestone Ecclestone spera che Hamilton, vincitore di 105 gare, possa ritrovare la sua forma migliore per rilanciare la sua avventura in Ferrari, ma nutre incertezze sulla correttezza della decisione di ingaggiarlo.
"È abbastanza incredibile," ha dichiarato Ecclestone a F1 destinations. "La Ferrari ha lavorato bene sotto la guida di Jean Todt, quando portò Michael e molti altri dal Benetton.
"Al momento, non posso dire nulla di negativo sul personale italiano che lavora per la Ferrari, ma penso che il team abbia bisogno di qualcuno che prenda in mano la situazione, trovi la giusta direzione e porti a termine il lavoro.
"Non sono sicuro che prendere Lewis [Hamilton] sia stata la decisione giusta. Lewis è ovviamente talentuoso, ma un po' politico, il che è tipico della Ferrari e tipico di lui.
"Ma potrebbe ritornare ai suoi livelli, il che sarebbe positivo per lui e per la Ferrari."