Nonostante un leggero sovrasterzo nell'ultima curva dell'Hungaroring, George Russell avrebbe potuto conquistare la pole position per il Gran Premio d'Ungheria di Formula 1, finendo a soli 0,053 secondi dal sorprendente poleman Charles Leclerc. Entrambi i piloti Mercedes hanno concordato che il ritorno alla specifica di sospensione posteriore della W16 pre-Imola li ha aiutati, anche se il rookie Andrea Kimi Antonelli è stato eliminato in Q2.
Perché è importante
La modifica alla sospensione ha restituito fiducia ai piloti, un elemento cruciale per le prestazioni. Sia George Russell che Andrea Kimi Antonelli hanno segnalato un notevole miglioramento nel feeling con la vettura, indicando che la configurazione precedente offriva una maggiore prevedibilità e feedback, essenziali per spingere al limite.
I dettagli
A maggio, la Mercedes aveva introdotto una nuova geometria della sospensione posteriore con l'obiettivo di contrastare il sollevamento naturale del posteriore in frenata. Teoricamente, questo avrebbe dovuto migliorare l'aerodinamica, mantenendo la vettura a un'altezza stabile, e la gestione degli pneumatici posteriori, riducendo la tendenza al bloccaggio. Tuttavia, la geometria anti-lift sull'asse posteriore è intrinsecamente più complessa e spesso riduce il feedback al pilota. Questo ha portato sia Russell che Antonelli a segnalare una mancanza di fiducia nel posteriore della W16 da quando la nuova sospensione era stata montata in modo definitivo in Canada. Antonelli, in particolare, aveva ammesso una stagione europea "disastrosa" a causa di queste problematiche. Sebbene la vittoria di Russell in Canada abbia influenzato le decisioni del team, l'esperienza ha dimostrato che gli aggiornamenti devono essere testati in una varietà di condizioni.
Cosa succede dopo
L'esperienza ungherese sottolinea che la Formula 1 è estremamente complessa; una vettura può essere veloce su una pista e lenta su un'altra per diverse ragioni. Gli aggiornamenti richiedono test approfonditi su diversi tipi di circuiti e condizioni per valutarne l'efficacia. Russell ha espresso un certo realismo, notando che la sessione di Q3 è stata caotica e che i progressi potrebbero non essere così trasformativi come sembrano. La difficoltà di Antonelli in Q2 evidenzia che il percorso non è ancora "senza intoppi", ma il cambiamento ha fornito una base più solida.