La FIA intensifica la lotta contro gli abusi online in F1, puntando alla persecuzione dei bulli.
L'iniziativa "United Against Online Abuse" (UAOA) della FIA, lanciata nel 2023, sta intensificando la sua battaglia contro la tossicità online in F1 e nel motorsport in generale, avvicinandosi alla sua prima azione legale.
Perché è importante: Gli abusi online sono una minaccia critica e in crescita. I piloti affrontano deep fake sessuali, minacce di morte e doxxing, con impatti su carriere, sponsorizzazioni e salute mentale. I rapporti della FIA indicano che il 50% degli abusi è misogino o razzista, e il 90% delle federazioni ritiene che possa portare gli atleti ad abbandonare lo sport. Anche ufficiali e giornalisti sono bersagli.
I dettagli:
- Tracciamento e persecuzione: UAOA utilizza metadati e dati open-source per identificare gli abusatori anonimi. Stanno attivamente perseguendo azioni legali, citando precedenti di condanne da 12 settimane a quattro anni per incitamento all'odio. L'obiettivo è creare un precedente pubblico.
- Tecnologia e supporto: Le piattaforme di social media stanno sviluppando IA per filtrare i discorsi d'odio. La FIA sta creando un modello di risposta per i team, disponibile quest'anno, e offre supporto per la tutela delle vittime.
- Portata globale: La coalizione UAOA comprende ora 70 membri e 10 governi a livello globale, cruciali per attuare il cambiamento. Sebbene l'interazione con le principali piattaforme di social media come X rimanga una sfida, la collaborazione con altre (es. TikTok) è in corso.
- Demografia degli abusatori: Gli abusi provengono da diversi gruppi, non solo da una specifica demografia legata a Drive to Survive. È un problema pervasivo che riflette tendenze digitali più ampie.
Cosa succederà: Finanziata fino a luglio 2028, UAOA si concentrerà sul supporto diretto ai piloti e sulla pubblicizzazione delle azioni legali concluse con successo. Il messaggio chiaro della FIA agli abusatori: "La nostra attenzione è su questo e stiamo rispondendo in molti modi". L'obiettivo è integrare solide misure anti-abuso in tutte le organizzazioni motorsportive.