McLaren al comando in Ungheria, Red Bull in difficoltà
Le prove libere del venerdì all'Hungaroring hanno mostrato un quadro con alcune tendenze inaspettate, ma il dominio McLaren sembra una costante. Le caratteristiche del circuito, con curve lunghe e a media velocità che surriscaldano le gomme posteriori, impongono compromessi significativi sugli assetti delle vetture, costringendo anche a una gestione degli pneumatici in qualifica.
Vantaggio McLaren: Nonostante configurazioni potenzialmente conservative, McLaren ha dimostrato un margine di circa 0,4 secondi su Charles Leclerc (Ferrari) sul giro secco, un distacco probabilmente solo leggermente esagerato.
Analisi dei long run: Nei long run, Leclerc si è avvicinato, ma Lando Norris e Oscar Piastri hanno gestito le loro sessioni in modo diverso. Norris è partito più aggressivo, mentre Leclerc ha trovato un equilibrio migliore. Le medie dei long run potrebbero quindi favorire leggermente la Ferrari.
- Lando Norris: "È stata una giornata promettente. La macchina è sembrata buona fin dai primi giri. La competizione è serrata, ma ho una buona idea di cosa ci serve dalla macchina, quindi lavoreremo su questo stanotte per essere nella migliore posizione possibile per le qualifiche."
Performance delle squadre:
- Ferrari: Ha difficoltà a portare le gomme in temperatura all'inizio del giro, perdendo terreno rispetto a McLaren e Mercedes.
- Mercedes: Genera rapidamente temperatura, ma surriscalda eccessivamente le gomme posteriori verso la fine del giro. George Russell ha faticato, lamentando la mancanza di aderenza e un bilanciamento non ottimale.
- Red Bull: Max Verstappen ha espresso preoccupazione per la mancanza di bilanciamento e aderenza della RB21, trovando il circuito inadatto alle caratteristiche della vettura e aggravato dalla necessità di proteggere le gomme posteriori.
- Altri: Williams e Racing Bulls sono apparse vicine, con la RB leggermente migliore sul giro secco ma inferiore nei long run rispetto alla Williams. Aston Martin ha mostrato tempi sul giro promettenti, ma le prestazioni nei long run non sembrano confermarli.
La gerarchia del venerdì è stata chiaramente McLaren, Ferrari, Mercedes, con la Red Bull che non è riuscita a confermarsi nemmeno come la quarta forza.