Fernando Alonso ha spiegato come i recenti sviluppi in F1 abbiano contribuito al problema della visibilità durante le gare sul bagnato.
Il pilota dell'Aston Martin ha identificato gli pneumatici più larghi, in uso dal 2017, come una delle cause del problema attuale, oltre ai nuovi tipi di asfalto utilizzati dai circuiti, che ha descritto come "uno specchio" in condizioni avverse.
Con il Gran Premio del Belgio ritardato di 80 minuti, l'argomento della sicurezza sul bagnato è stato un tema chiave nella giornata mediatica per il round successivo in Ungheria.
Il due volte campione del mondo di F1 ha affrontato le decisioni prese a Spa-Francorchamps dalla direzione gara, difendendo la scelta di procedere con cautela.
Alla domanda se ritenesse che i problemi di visibilità che hanno visto il primo giro di formazione iniziare dietro la safety car, per poi essere interrotti dalla bandiera rossa, fossero peggiorati negli ultimi anni, Alonso ha risposto affermativamente.
"Penso di sì", ha detto ai media, tra cui RacingNews365.
"Penso che probabilmente dal 2017, con quel set di regolamenti e gli pneumatici larghi, la visibilità sia peggiorata."
"Ma è un argomento davvero difficile. Tutti vogliamo gareggiare. Se siamo soli in pista, possiamo gareggiare; non c'è problema. Se sei in un gruppo di auto, non puoi vedere nulla."
"E abbiamo avuto, purtroppo, troppi esempi negativi, specialmente a Spa, di scarsa visibilità e incidenti molto gravi."
"Tutti vogliamo essere coraggiosi, tutti vogliamo gareggiare, e anche gli spettatori a casa lo desiderano. Ma poi, quando avviene un incidente, ci ricordiamo che non c'è nulla di male nell'aspettare ancora mezz'ora. Sfortunatamente, questo è il modo in cui stanno le cose."
Una possibile soluzione?
Il quarantacinquenne ha sottolineato come il nuovo stile di asfalto, popolare in molti circuiti, contribuisca ulteriormente al problema.
Alonso ha evidenziato come la F1 fosse solita gareggiare in condizioni simili al monsone in luoghi come la Malesia, suggerendo che la corretta scelta dell'asfalto dovrebbe essere una priorità, anche se causa problemi sull'asciutto, che a suo dire possono poi essere affrontati.
"Penso che gli pneumatici larghi abbiano decisamente peggiorato la visibilità, e probabilmente alcuni degli asfalti dei circuiti sono un po' diversi da quelli del passato, perché abbiamo gareggiato con molta acqua a Sepang (Malesia), in diversi circuiti, ed è sempre andato tutto bene", ha aggiunto il vincitore di 32 Gran Premi.
"E ora questa nuova generazione di asfalto, che è molto nero e molto grippante in condizioni di asciutto, è come uno specchio in condizioni di bagnato, e la visibilità non è bella. Ma non so cosa possiamo fare con quello che gli pneumatici possono fare su asfalti molto ruvidi."
"Ho detto molte volte che ci sono alcune autostrade che non producono alcuno spruzzo. Quindi, se implementassimo questo tipo di asfalto in tutti i circuiti, come regola generale, avremmo zero spruzzi."
"Poi ci sarebbe un'enorme degradazione, probabilmente in condizioni di asciutto. Non lo so. Ma poi possiamo lavorare da lì e avere un punto di partenza, ma io sono solo un pilota."