La Mercedes sta tornando sui suoi passi nello sviluppo della sospensione posteriore della W16, con la speranza di identificare le conseguenze non intenzionali che hanno portato a una diminuzione delle prestazioni, imparando lezioni preziose per il futuro, in particolare per il 2026.
Il contesto: La squadra di Brackley ha riscontrato prestazioni altalenanti nella seconda parte della stagione F1 2025, accumulando 24 punti di ritardo dalla Ferrari nella classifica costruttori. Sebbene George Russell avesse inizialmente fatto sperare in una lotta per il campionato all'inizio dell'anno, con la W16 che mostrava un buon potenziale, un 1-3 in Canada con la vittoria di Russell e il primo podio di Kimi Antonelli, le gare successive hanno evidenziato un calo di forma.
Le dichiarazioni del team: Bradley Lord, rappresentante del team Mercedes, ha descritto questa discrepanza come due metà distinte della stagione: una prima parte con prestazioni costanti e un buon feeling dei piloti, e una seconda parte caratterizzata da maggiore inconsistenza e prestazioni mediamente inferiori. "Abbiamo visto una performance più incostante," ha affermato Lord, "che ha avuto un picco più alto in Canada. Ma in media, siamo stati più lontani dal gruppo e siamo scivolati dalla regolare contesa per il podio a un territorio più da top five, top sei."
Analisi del problema: Secondo Lord, il problema non è solo un divario maggiore rispetto ai team di testa, ma un vero e proprio arretramento nell'ordine di marcia. La causa è stata identificata in alcune modifiche apportate alla vettura, le cui "conseguenze non intenzionali" hanno influito negativamente sulla fiducia dei piloti, specialmente in frenata e in curva, compromettendo la capacità di attaccare a fondo. La squadra sta ora analizzando meticolosamente ogni modifica per capire cosa abbia introdotto questa instabilità.
Il ritorno alla sospensione precedente: In Ungheria, la Mercedes ha optato per un ritorno alla specifica della sospensione posteriore utilizzata all'inizio della stagione. Questa mossa sembra aver dato i suoi frutti, con i piloti che hanno ritrovato stabilità e Russell che è tornato sul podio. Andrew Shovlin, ingegnere capo di pista, ha confermato che la sospensione più recente creava problemi di stabilità in ingresso curva ad alta velocità, e che l'analisi di questo problema è complessa ma ricca di insegnamenti.
Implicazioni per il futuro (2026): Sebbene restino solo 10 gare, l'analisi di questo problema è considerata fondamentale. Molti degli apprendimenti acquisiti, specialmente riguardo alla sospensione, dovrebbero essere applicabili anche ai regolamenti del 2026, nonostante le vetture saranno molto diverse. La difficoltà nel simulare accuratamente il comportamento delle auto con le attuali regole e la sensibilità degli assetti porta spesso a commettere errori di sviluppo, come dimostra anche l'esempio della Red Bull nel 2024. Oltre alla sospensione posteriore, si stanno esaminando anche altri fattori, come le modifiche all'ala anteriore dovute alle direttive tecniche della FIA sulle ali flessibili, che potrebbero aver contribuito all'inconsistenza generale della W16.