Ritorno allo "Spygate": la multa record da 100 milioni di dollari della McLaren
È il momento di rivisitare uno dei più grandi scandali della F1, la più grande multa mai comminata a una squadra sportiva, con gravi ripercussioni ancora oggi, tutto iniziato da una fotocopiatrice a Woking.
Le origini dello Spygate
I protagonisti chiave dello Spygate furono Nigel Stepney della Ferrari e Mike Coughlan, Chief Designer della McLaren.
- Stepney, sentendosi trascurato per una promozione, rubò quasi 800 pagine di informazioni tecniche riservate sulla Ferrari 2007.
- Le consegnò a Coughlan, con l'intento di ottenere lavoro presso altri team.
- La moglie di Coughlan, Trudy, tentò di fotocopiare i documenti in un negozio a Woking.
- Il proprietario, tifoso Ferrari, informò immediatamente la Scuderia, dando il via alle indagini.
Nonostante le azioni legali in Italia e Regno Unito, la FIA aprì un'indagine, ma inizialmente scagionò la McLaren, ritenendo che Coughlan avesse agito da solo e che le informazioni Ferrari non fossero state condivise con altri membri del team.
Il ruolo dei piloti: Hamilton e Alonso
La situazione precipitò con la rivalità tra Fernando Alonso e Lewis Hamilton nel 2007.
- L'incidente in Ungheria, dove Alonso ostacolò deliberatamente Hamilton in qualifica, portò a una penalizzazione per Alonso e a una revisione del caso da parte della FIA.
- Alonso minacciò di rivelare nuove informazioni sullo Spygate alla FIA, chiedendo in cambio che McLaren garantisse il rifornimento di carburante a Hamilton durante la gara.
- Questa minaccia portò alla riapertura dell'indagine.
Le conseguenze
- La McLaren fu multata di 100 milioni di dollari e privata dei punti del campionato Costruttori 2007, perdendo il titolo a favore della Ferrari di Kimi Raikkonen.
- Alonso e Hamilton mantennero i loro punti nel campionato Piloti.
- Nigel Stepney fu bandito dalla FIA e subì un incidente mortale nel 2014.
- Mike Coughlan ebbe varie esperienze in altri team di F1 e NASCAR.
- Ron Dennis lasciò la guida della McLaren nel 2017.
Lo scandalo ebbe un impatto significativo anche sul rapporto tra McLaren e Mercedes. La multa, di cui Mercedes come azionista di maggioranza doveva farsi carico per 40 milioni di dollari, contribuì alla decisione di Mercedes di acquisire il team Brawn nel 2009, dando vita al futuro team dominante Mercedes.
La McLaren, privata del supporto motore Mercedes e con l'infelice reunion con Honda, visse un periodo di declino, riprendendosi solo a partire dal 2019 con i podi di Carlos Sainz e la vittoria di Daniel Ricciardo nel 2021.