Lewis Hamilton ha presentato richieste dettagliate per la monoposto Ferrari del 2026, denominata "Project 678", con l'obiettivo di rilanciare la sua carriera a partire dalla prossima stagione.
Lo ha fatto poche settimane dopo aver rivelato di aver inviato una serie di "documenti" a Maranello con proposte di modifiche al team.
Il "Project 678" salverà la carriera di Lewis Hamilton in Ferrari nel 2026?
Hamilton ha avuto un inizio deludente in Ferrari, dopo il suo trasferimento di alto profilo dalla Mercedes lo scorso inverno, non riuscendo a salire sul podio nelle sue prime 14 apparizioni con la nuova squadra.
Il sette volte campione del mondo fatica ad adattarsi al nuovo ambiente dopo 12 anni di successi con la Mercedes.
Parlando con i media, incluso PlanetF1.com, durante il Gran Premio del Belgio il mese scorso, Hamilton ha rivelato di aver presentato diversi "documenti" alla Ferrari nel tentativo di migliorare la sua situazione.
Hamilton ha spiegato che la sua volontà di "fare il miglio in più" in Ferrari è guidata dal "rifiuto" di seguire le orme di Fernando Alonso e Sebastian Vettel, campioni affermati che non sono riusciti a vincere il titolo con la Scuderia.
Un report dall'Italia ha gettato ulteriore luce sulla natura delle richieste di Hamilton, che punta a una stagione 2026 di Formula 1 più fruttuosa con le nuove regole.
La pubblicazione La Gazzetta dello Sport ha affermato che i "documenti" di Hamilton riguardano non solo modifiche alla vettura, ma anche dettagli come metodi di lavoro, comunicazione tra i diversi reparti a Maranello e l'esecuzione dei weekend di gara.
Tra le sue preoccupazioni principali figura il sistema frenante della vettura, con Hamilton che ancora fatica ad adattarsi alle differenze nel freno motore della Ferrari rispetto alla Mercedes.
Come riportato da PlanetF1.com, Hamilton ha lottato con i freni della Ferrari fin dal suo primo test con il team a Fiorano a gennaio.
Harris Hamilton ha provato un nuovo set di materiali frenanti Brembo, inclusi dischi e pastiglie, per la prima volta al Gran Premio del Belgio, dove ha subito uno strano testacoda nella chicane Bus Stop durante le qualifiche sprint, partendo 18°.
Si ritiene che il sistema di freno motore della Ferrari, combinato con la sua inesperienza con i nuovi materiali Brembo, abbia causato il suo testacoda.
La Gazzetta dello Sport riporta che il freno motore della Ferrari, che ha un "intervento più chiaro ed evidente" rispetto a quello a cui era abituato in Mercedes, rimane una "complicazione" per Hamilton, che non è ancora riuscito a ottimizzarlo completamente.
Sebbene siano stati apportati aggiustamenti per metterlo più a suo agio, si dice che le "caratteristiche specifiche" del freno motore Ferrari facciano sì che Hamilton continui a mancare del feeling necessario durante le decelerazioni nel corso di un giro.
Di conseguenza, Hamilton avrebbe richiesto informazioni sulla power unit Ferrari per il 2026 in modo che il problema possa essere "eliminato" definitivamente.
Il passaggio della Ferrari a una sospensione anteriore pull-rod per la stagione 2025 ha avuto conseguenze impreviste, migliorando la precisione dello sterzo in ingresso curva ma creando sottosterzo negli angoli più "tecnici".
PlanetF1.com ha riferito dopo il Gran Premio di Gran Bretagna del mese scorso che Hamilton e il compagno di squadra Charles Leclerc avevano sollevato preoccupazioni sulla gestione della vettura nelle curve ad alta velocità a Silverstone, con la Ferrari che stava lavorando su un piccolo aggiornamento al servosterzo per risolvere il problema.
Leclerc aveva in precedenza espresso preoccupazioni per il problema nel circuito ad alta velocità di Jeddah, in Arabia Saudita, ad aprile.
La Gazzetta dello Sport afferma che Hamilton ha tentato di combattere il problema impostando la sua vettura con un maggiore carico sull'anteriore, il che ha avuto l'effetto collaterale di generare una "notevole sensibilità dello sterzo".
Hamilton era stato precedentemente desideroso di provare un'ampia gamma di scelte di setup nel simulatore per cercare di risolvere il problema, ma le "opzioni di setup di base limitate" della Ferrari nel simulatore lo hanno portato a provare soluzioni nell'ambiente reale.
Ciò, si dice, ha portato Hamilton a utilizzare un "mix" di barre, ammortizzatori e configurazioni delle ali che "non sono ottimali" per le caratteristiche della Ferrari SF-25.
Le scelte di Hamilton lo hanno visto "a volte discostarsi sostanzialmente" dai setup di Leclerc, ora alla sua settima stagione completa con la Ferrari, che ha teso a optare per configurazioni più "coerenti".
Hamilton era diventato in precedenza noto per aver effettuato una serie di "esperimenti di setup" negli ultimi anni della sua carriera in Mercedes, nel tentativo di ottenere il massimo da una serie di vetture sottoperformanti.
Le differenze nei setup hanno sorpreso la Ferrari, dato che era stato "quasi dato per scontato" in pre-stagione che Hamilton e Leclerc, con stili di guida simili, sarebbero rimasti allineati nelle loro richieste dalla vettura.
La mancanza di una direzione condivisa tra i piloti potrebbe compromettere il lavoro sul "Project 678", che è attualmente in fase di "sviluppo avanzato" a Maranello, data la pressione per scegliere le scelte aerodinamiche e di telaio all'inizio di un nuovo ciclo di regole nel 2026.