Jeremy Clarkson mette in dubbio il fattore vento in F1 dopo la pole di Leclerc in Ungheria
Jeremy Clarkson, noto volto televisivo e appassionato di F1, ha criticato l'influenza del vento nelle competizioni, affermando che "un alito di vento non dovrebbe essere un fattore in uno sport". Le sue dichiarazioni arrivano dopo che un cambiamento nelle condizioni meteorologiche ha favorito Charles Leclerc, permettendo alla Ferrari di conquistare la sua prima pole position della stagione 2025 di F1 in Ungheria.
Leclerc ha sorpreso le dominanti McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, assicurandosi la prima pole della stagione per la Ferrari al recente Gran Premio d'Ungheria.
Clarkson: "Il vento non dovrebbe essere un fattore"
Il risultato ha persino lasciato Leclerc sbalordito, tanto da scherzare dopo la sessione dicendo di non "capire nulla di Formula 1". Leclerc ha descritto il suo risultato come "probabilmente una delle migliori pole position che abbia mai fatto", data la sua inaspettatezza.
Il ruolo del vento e della temperatura
Si ritiene che un cambiamento nelle condizioni meteorologiche abbia contribuito in modo significativo alla pole di Leclerc. Il circuito è passato da 41°C a 37°C tra l'inizio della Q2 e gli ultimi giri decisivi della Q3. La velocità del vento è anch'essa aumentata, passando da circa 1-1.4 km/h in Q2 a 2-2.5 km/h in Q3, con raffiche occasionali fino a 3.3 km/h. Anche la direzione del vento è cambiata, con un vento favorevole all'avvicinamento della Curva 2 sostituito da un vento di coda/laterale più inconsistente, influenzando altri punti chiave del giro all'Hungaroring.
Clarkson, scrivendo una rubrica per il Sunday Times, ha lamentato gli elevati standard dello sport moderno, dove gli eventi sono sempre più decisi da margini infinitesimali. Ha citato l'effetto della "brezza" in F1 come esempio pertinente, sostenendo che le condizioni meteorologiche non dovrebbero influenzare il risultato.
"Guarda le corse automobilistiche di Formula 1," ha scritto Clarkson. "Siamo arrivati a un punto in cui sei piloti in sei auto diverse possono essere separati da meno di un decimo di secondo, e il vincitore è quello la cui auto è meno influenzata da qualsiasi brezza che soffia alla curva sei quel giorno. Per l'amor di Dio, la brezza non dovrebbe essere un fattore nello sport."
Le prestazioni di Leclerc e le sfide della Ferrari
Leclerc ha guidato comodamente la prima metà della gara a Budapest prima di subire una misteriosa perdita di ritmo nelle fasi finali, concludendo quarto dopo aver ricevuto una penalità per una guida erratica durante la battaglia con George Russell.
Si ipotizza che la perdita di passo di Leclerc sia stata causata dalla necessità della Ferrari di gestire l'usura eccessiva del fondo piatto, problema che aveva già portato alla squalifica di Lewis Hamilton in Cina. È stato suggerito che la Ferrari sia stata costretta ad aumentare la pressione degli pneumatici e adottare una mappatura motore più conservativa.
La Ferrari ha combattuto con un problema fondamentale con l'altezza da terra della SF-25 dall'inizio della stagione, impiegando metodi insoliti per gestirlo. Un importante aggiornamento alle sospensioni posteriori, introdotto al Gran Premio del Belgio, mirava a risolvere questo problema, ma le indicazioni dall'Ungheria suggeriscono che sia ancora in gran parte irrisolto.