Fernando Alonso ha una proposta radicale per migliorare la visibilità in F1 sul bagnato.
Il problema della visibilità sul bagnato Lo scorso weekend a Spa, la gara è stata sospesa per 80 minuti e poi ripresa per soli quattro giri dietro safety car a causa della scarsa visibilità dovuta agli spruzzi d'acqua sollevati dalle vetture.
La teoria di Alonso Alonso ritiene che il problema sia aumentato dal 2017, con l'introduzione di vetture e pneumatici più larghi. La sua proposta, tuttavia, riguarda l'asfalto dei circuiti.
- Asfalto alternativo: Alonso suggerisce che le piste vengano riasfaltate con un tipo di materiale diverso, simile a quello utilizzato su alcune autostrade, che riduce significativamente gli spruzzi.
- Esperienze passate: Cita l'esempio di Sepang (Malesia), dove in condizioni di pioggia intensa la visibilità era migliore rispetto ad oggi.
- Materiali moderni: L'attuale asfalto, molto nero e con elevata aderenza sul bagnato, agisce come uno specchio, peggiorando la visibilità.
Implicazioni tecniche ed economiche La modifica dell'asfalto comporterebbe un costo elevato per i circuiti. Inoltre, Alonso stesso ammette che questo tipo di asfalto, pur riducendo gli spruzzi, potrebbe aumentare il degrado degli pneumatici in condizioni di asciutto.
La scienza dietro l'asfalto drenante Esistono asfalti definiti Open-Graded Friction Course (OGFC) con una grana più grossa e permeabile che permette all'acqua di defluire. Tuttavia, questi materiali sono più costosi e richiedono una posa accurata. L'efficacia potrebbe essere compromessa da sabbia e detriti, come accaduto in Bahrain.
Il parere degli altri piloti Anche Carlos Sainz concorda sulla necessità di trovare soluzioni innovative per la visibilità, menzionando l'esistenza di asfalti che riducono gli spruzzi.
- Il ruolo della FIA: Sainz riconosce la cautela della FIA a Spa, dovuta alla responsabilità in caso di incidenti gravi, pur auspicando una ripresa anticipata della gara.