L'Aston Martin ha compiuto un'impresa rara in qualifica al Gran Premio d'Ungheria, portando entrambe le vetture in Q3 e posizionandosi in quinta e sesta posizione. Un risultato notevole, considerando che Fernando Alonso era arrivato in Q3 solo quattro volte in questa stagione e Lance Stroll una sola.
Perché è importante
Questo risultato è un significativo miglioramento per il team, che solo una settimana fa, a Spa, aveva visto entrambe le vetture eliminate in Q1. La prestazione in Ungheria suggerisce che l'AMR25 ha trovato un "sweet spot" in un circuito con caratteristiche specifiche, anche se il team resta cauto riguardo alla replicabilità.
I dettagli
- Caratteristiche del tracciato: Fernando Alonso ha sottolineato che il miglioramento è dovuto principalmente alle peculiarità del circuito, che si adatta bene alla vettura. "Non abbiamo cambiato drasticamente la vettura da Spa, non ci sono nuove parti," ha detto Alonso. "Solo il layout, le caratteristiche del circuito si adattano apparentemente alla nostra auto."
- Nessun "segreto" di Newey: Contrariamente alle speculazioni online, Alonso ha negato l'intervento magico di Adrian Newey, attribuendo il successo a fattori intrinseci del circuito.
- Debolezze persistenti: L'AMR25 ha mostrato in precedenza inefficienze sui rettilinei e difficoltà nella gestione delle temperature delle gomme posteriori, nonostante una tendenza al sottosterzo all'anteriore. Il Hungaroring, con meno tratti a pieno gas, penalizza meno queste carenze rispetto a Spa.
Prossimi passi
Alonso rimane cauto sulle prospettive della gara di domenica, consapevole delle difficoltà e delle minacce da parte di piloti come Max Verstappen (che parte ottavo) e Lewis Hamilton (dodicesimo).
- Obiettivo: "Sarebbe bello finire nelle stesse posizioni da cui partiamo, quinto e sesto," ha affermato Alonso. "Questo sarebbe un ottimo risultato in termini di punti per il team prima della pausa estiva."
- Priorità per il futuro: Il team deve capire a fondo perché la vettura ha funzionato così bene in Ungheria per poter replicare queste prestazioni nelle prossime gare, bilanciando meglio il passo gara rispetto alla performance in qualifica, un problema riscontrato in passato.