La battaglia segreta di David Coulthard contro i disturbi alimentari
L'ex pilota di Formula 1 David Coulthard ha rivelato di aver lottato con un disturbo alimentare, la bulimia, durante i suoi primi anni nel karting, tra gli 11 e i 16 anni.
Perché è importante: Coulthard ha confessato durante un'intervista al podcast "High Performance" di non aver mai parlato con nessuno della sua condizione, definendola una "cosa necessaria per raggiungere il peso" richiesto nelle competizioni, paragonando la situazione a quella di fantini, pugili e ginnasti.
- "Mi pesavo due volte al giorno da adolescente: al mattino quando mi alzavo e la sera quando andavo a letto," ha spiegato l'ex pilota.
- Coulthard, essendo più alto della media dei piloti della sua generazione, faticava a rientrare nel peso limite, soprattutto quando gareggiava contro avversari più grandi e che avevano già superato la pubertà.
- "Sapevo solo che se fossi stato sovrappeso, la cena che avevo fatto quella notte non sarebbe rimasta dentro di me," ha ammesso.
La svolta: Il disturbo è cessato quando Coulthard è passato dalle competizioni in kart a quelle in auto. A 17 anni, era "relativamente leggero" per la sua età, avendo "fatto la fame" durante l'adolescenza, il che gli ha permesso di crescere senza vincoli di peso eccessivi.
Il contesto della F1: Coulthard ha poi spiegato come il peso minimo combinato di pilota e sedile in Formula 1 (circa 80 kg) abbia livellato il campo di gioco. In passato, piloti come Alain Prost potevano negoziare contratti basati sul loro peso inferiore rispetto ai compagni di squadra, ottenendo vantaggi prestazionali significativi. L'introduzione del peso minimo combinato ha eliminato questo tipo di discriminazione, garantendo parità di condizioni per tutti i piloti.
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