Ex preparatore: la pressione di Max Verstappen sulla Mercedes nel 2021 fu "pianificata".
La serrata battaglia per il campionato 2021 di Max Verstappen contro Lewis Hamilton non riguardò solo la velocità in pista; incluse tattiche psicologiche calcolate. Bradley Scanes, ex preparatore e fisioterapista di Verstappen, ha rivelato il pensiero strategico dietro alcune delle azioni dell'olandese.
Perché è importante: Questa prospettiva mette in luce la guerra mentale ad alta tensione che caratterizzò la feroce stagione 2021 di Formula 1, aggiungendo un altro livello alla comprensione della vittoria del campionato di Verstappen.
L'incidente: Dopo le qualifiche per il Gran Premio del Brasile 2021, Verstappen toccò l'ala posteriore della Mercedes di Hamilton. Questa azione portò a una multa di 50.000 euro per Verstappen. Successivamente, l'ala posteriore di Hamilton fu ritenuta illegale, provocandone la squalifica dalle qualifiche e una partenza dal fondo dello schieramento per la Sprint Race, che determinò la griglia della domenica. Nonostante ciò, Hamilton vinse spettacolarmente la gara principale di domenica.
La rivelazione di Scanes: Parlando al podcast "High Performance", Scanes ha confermato la natura deliberata del tocco all'ala di Verstappen. "Max andò dietro l'ala posteriore della Mercedes e la tastò bene. Era misurato. Sapeva che avrebbe ricevuto una multa di 50.000 euro e nessun impatto in pista," ha dichiarato Scanes. Ha aggiunto che la mossa fu discussa all'interno del team Red Bull. Alla domanda se fosse intesa a creare tensione nel garage Mercedes, Scanes rispose: "Sì. Anche se non succedesse nulla, ciò avrebbe semplicemente spostato l'attenzione, messo un po' di pressione su di loro nei media."
Il quadro generale: Scanes ha anche condiviso un altro aneddoto del 2021, affermando che la Red Bull non aveva il circuito di Jeddah nel proprio simulatore. Verstappen avrebbe trovato qualcuno online per costruire lui stesso la pista virtuale, permettendogli di impostare immediatamente tempi veloci durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio dell'Arabia Saudita di quell'anno. Finì secondo dietro Hamilton nel weekend di gara. Questi episodi sottolineano l'approccio meticoloso di Verstappen e la profondità strategica del suo team durante la lotta per il campionato.