La Malesia esclude un ritorno a breve termine in F1 a causa degli alti costi
Il Ministro della Gioventù e dello Sport malese, Hannah Yeoh, ha indicato che è improbabile che la Formula 1 ritorni al Sepang International Circuit nel prossimo futuro. La ragione principale citata è il costo proibitivo dell'evento, che il governo ritiene potrebbe essere meglio allocato per altre priorità nazionali.
Perché è importante
Ospitare un Gran Premio di F1 richiede un significativo impegno finanziario. Per la Malesia, la tariffa annuale per Liberty Media, il detentore dei diritti commerciali di F1, è stimata intorno ai 300 milioni di Ringgit (circa 71,1 milioni di dollari). Un contratto tipico copre da tre a cinque anni, impegnando potenzialmente il paese a 1,5 miliardi di Ringgit (circa 360 milioni di dollari).
Questo livello di finanziamento è più del doppio della somma necessaria per i programmi di sviluppo a beneficio di oltre 10.000 atleti malesi, spingendo il governo a dare priorità allo sviluppo sportivo di base rispetto alla F1.
I dettagli
- Posizione del Governo: Pur riconoscendo il prestigio della F1, il Ministro Yeoh ha sottolineato che i fondi governativi non verrebbero utilizzati per il suo ritorno. Ha suggerito che le entità private interessate a riportare la F1 potrebbero mettersi in contatto con il Sepang International Circuit (SIC).
- La Visione del SIC: Azhan Shafriman Hanif, CEO del Sepang International Circuit, ha espresso rammarico per aver lasciato andare la F1 nel 2017. Ha confermato che le attuali tariffe di gara sono quotate a 70 milioni di dollari per evento, escluse le spese di allestimento di 10-20 milioni di Ringgit. Assicurarsi un ritorno sarebbe impegnativo a causa dell'alta domanda e dei costi.
- Ultimo GP di Malesia: La Malesia ha ospitato l'ultima volta la F1 nel 2017. L'interesse è diminuito e i costi in aumento hanno infine portato alla sua rimozione dal calendario.
Il quadro generale
La dipendenza della F1 da significativi finanziamenti governativi o privati la rende una proposta impegnativa per molte nazioni potenzialmente ospitanti. Senza un sostegno governativo diretto, le offerte sono spesso considerate meno valide. Ciò è evidente nei tentativi passati, come quello 'caotico' e 'senza sostanza' del Sudafrica.
Prossimi passi
Dato che è improbabile che la Malesia si riunisca presto al calendario, altre nazioni asiatiche stanno emergendo come potenziali ospitanti. La Thailandia, ad esempio, ha un progetto attivo per una gara di strada a Bangkok, con il suo governo che ha approvato un budget significativo. Questo progetto thailandese è considerato un forte candidato per una nuova slot nel calendario della F1, potenzialmente mirando a un evento inaugurale nel 2028.