
Perché il ritorno della F1 in Germania resta un miraggio: costi elevati e ostacoli fiscali bloccano il comeback di Hockenheim
La Formula 1 tornerà in Portogallo nel 2027 e nel 2028, ma la Germania sarà ancora una volta assente dal calendario, prolungando un'assenza che evidenzia i significativi ostacoli finanziari e burocratici per un potenziale ritorno di Hockenheim o del Nürburgring. Il presidente dell'AvD, Lutz Leif Linden, spiega che i costi alle stelle e un ambiente fiscale non competitivo rendono quasi impossibile ospitare un Gran Premio in Germania senza un sostanziale supporto statale.
Perché è importante:
La Germania, una nazione con una ricca eredità motorsportiva e patria di campioni e team potenti come la Mercedes, viene esclusa dall'ospitare il proprio Gran Premio a causa dei costi. Questa assenza rappresenta una significativa discrepanza tra il boom commerciale dello sport e la sua capacità di mantenere i suoi storici cuori europei, rischiando di alienare un nucleo fondamentale di tifosi. La situazione sottolinea una tendenza più ampia per cui solo le destinazioni con forti sostegni governativi o coperture corporate possono permettersi il premium della F1.
I dettagli:
- Costi proibitivi: Linden, che ha supervisionato gli ultimi tre Gran Premi di Germania, afferma che le sole fee di licenza e i costi di sicurezza non possono essere coperti dalla vendita dei biglietti. Rivela che l'investimento necessario ora supera di gran lunga "i 20 o 25 milioni di euro".
- Flussi di ricavo limitati: A differenza di molti altri circuiti, una gara in Germania fa affidamento quasi esclusivamente sulla vendita dei biglietti per generare entrate, il che è insufficiente a soddisfare le richieste finanziarie della F1.
- Lo svantaggio fiscale: Una barriera critica è la tassa alla fonte tedesca, applicata sui guadagni dei piloti nel weekend di gara nonostante essi vivano e vengano tassati altrove. Linden la definisce "in netto contrasto con altre location ospitanti", dove lo stato spesso fornisce sussidi.
- Necessità di aiuti di Stato: La conclusione è chiara: un GP tedesco non è fattibile senza un "sussidio multimilionario da parte dello stato o della regione federale", a meno che non emerga un "super-mega sponsor".
Il quadro generale:
Linden sostiene che l'investimento statale abbia senso economico, citando la finestra operativa di tre settimane (allestimento, evento, smontaggio) che porta significativi benefici turistici ed economici all'intera regione. Tuttavia, nota un grande ostacolo politico: anche se i fondi federali fossero disponibili, potrebbero essere visti in conflitto con le politiche di sussidi dell'UE, sebbene riconosca che "altri paesi trovano delle vie". La sua valutazione realistica è che, nel panorama attuale, nessun grande evento sportivo internazionale — che siano le Olimpiadi, i Mondiali FIFA o la F1 — può essere assicurato senza il pieno sostegno e co-finanziamento dello Stato.
Cosa succederà:
La conferma dell'estensione per il Portogallo consolida la continua espansione della F1 in mercati disposti ad accettare le sue condizioni finanziarie. Per la Germania, la strada per tornare in calendario rimane bloccata senza un cambiamento fondamentale di approccio. Sarà necessario uno sforzo coordinato e "all-in" da parte di sponsor commerciali ed enti governativi per creare un modello finanziario sostenibile, una prospettiva che al momento sembra lontana. Il successo commerciale dello sport, amplificato da progetti come Drive to Survive, ha ironicamente reso inaccessibile una delle sue patrie tradizionali.
Articolo originale :https://f1-insider.com/formel-1-darum-meidet-f1-hockenheim-und-co-73470/






