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Gran Premio del Messico: La pole position non è sempre la chiave per la vittoria

Gran Premio del Messico: La pole position non è sempre la chiave per la vittoria

Riassunto
In Messico, la pole position non è garanzia di vittoria (solo 44% di successo dal 2015). La lunga dritta verso la Curva 1 e le strategie di gara rendono la partenza cruciale, offrendo opportunità di rimonta anche da posizioni arretrate.

Gran Premio del Messico: La pole position non è sempre la chiave per la vittoria

La storia suggerisce che partire dalla pole in Messico non sia necessariamente la posizione migliore quando le luci si spengono.

Dal ritorno del Messico nel calendario nel 2015, solo quattro pole-sitter su nove sono riusciti a vincere la gara — un tasso di conversione del 44%.

Nel 2015 e 2016, Nico Rosberg e Lewis Hamilton hanno entrambi convertito la pole in vittoria, ma ciò non è più accaduto per sei anni, fino a quando Max Verstappen ha dominato il fine settimana dopo aver conquistato la pole il sabato. La stessa storia si è ripetuta l'anno scorso, quando Carlos Sainz è riuscito a recuperare e assicurarsi la leadership nonostante sia stato superato alla partenza dall'olandese.

Perché è importante:

Il Gran Premio del Messico è unico, dove la saggezza convenzionale del dominio della pole position spesso non si applica. La lunga corsa verso la Curva 1 (Turn 1) presenta sfide e opportunità strategiche significative, rendendo la partenza cruciale e meno prevedibile rispetto ad altri circuiti.

I Dettagli:

  • Tasso di Conversione della Pole: Solo 4 pole-sitter su 9 dal 2015 hanno vinto in Messico (44% di successo).
  • Eccezioni Notevoli: Max Verstappen, nonostante le sue cinque vittorie in Messico, ha vinto solo una volta partendo dalla pole. Tre delle sue vittorie sono arrivate dalla terza posizione in griglia, e due dalla seconda.
  • L'Anomalia di Lewis Hamilton: Hamilton ha ottenuto la sua vittoria nel 2019 dopo essere partito terzo.
  • La Lunga Rincorsa verso la Curva 1: La corsa estesa dalla linea di partenza alla prima curva permette l'effetto scia (slipstreaming) e sorpassi, spesso annullando il vantaggio iniziale della pole position. Ciò porta frequentemente a un rimescolamento delle posizioni proprio all'inizio della gara.

Implicazioni Strategiche:

Pirelli ha delineato cinque possibili strategie di gara, due che iniziano con mescole medie (medium compounds) e tre con mescole morbide (softs). L'opzione delle gomme morbide consente una partenza più aggressiva, cruciale per guadagnare posizioni nei primi metri.

  • Impatto sulle Ultimi Posizioni (Backmarkers): La strategia sarà particolarmente vitale per i piloti che partono più indietro sulla griglia, come Max Verstappen (P5) e Oscar Piastri (P8), che hanno avuto sessioni di qualifica impegnative.
  • Opportunità di Sorpasso: Il layout del circuito, combinato con la strategia delle gomme, incoraggia partenze aggressive e può portare a significativi cambi di posizione all'inizio della gara.

Il Quadro Generale:

Il Gran Premio del Messico offre costantemente gare imprevedibili a causa dell'alta altitudine, delle caratteristiche uniche della pista e dell'importanza cruciale della partenza. I team e i piloti devono pianificare meticolosamente i loro primi giri e la gestione degli pneumatici per avere successo, poiché partire per primi non garantisce un percorso diretto verso la vittoria.

Cosa Succederà:

Man mano che la gara si svolge, tutti gli occhi saranno puntati sulla lotta iniziale per la Curva 1 e su come si concretizzeranno le scelte strategiche iniziali. Piloti come Verstappen e Piastri cercheranno di sfruttare le opzioni strategiche e la loro abilità di gara per risalire il gruppo, dimostrando ancora una volta che in Messico, la gara viene spesso vinta, o persa, nei secondi iniziali piuttosto che solo dalla posizione di griglia.

Articolo originale :https://www.gpblog.com/en/news/heres-the-grid-position-that-really-matters-at-th...

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