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La classifica dei piloti del GP del Messico di F1 secondo Edd Straw

La classifica dei piloti del GP del Messico di F1 secondo Edd Straw

Riassunto
Ollie Bearman in testa alla classifica piloti del GP del Messico di F1 grazie a performance eccezionale che ha superato la vittoria di Norris. La gara in alta quota ha evidenziato importanza di strategia e adattabilità. La sua ascesa potrebbe plasmare il futuro della F1.

Ollie Bearman ha offerto una prestazione eccezionale al Gran Premio del Messico, gestendo una gara complessa per concludere al quarto posto, guadagnandosi così il primo posto nella classifica piloti di Edd Straw. Nonostante la vittoria dominante di Lando Norris partito dalla pole position, la guida strategica di Bearman e la sua difesa risoluta contro vetture più veloci sono state determinanti per conquistare la posizione di vertice. Il weekend ha visto un mix di performance brillanti, errori tattici e incidenti sfortunati che hanno plasmato la classifica finale.

Perché è importante:

  • La Svolta di Bearman: Questo fine settimana è stato un momento cruciale per Ollie Bearman, mostrando la velocità pura e la maestria in gara che aveva fatto intravedere, consolidando potenzialmente le sue future prospettive in F1, specialmente con l'attenzione della Ferrari.
  • La Lotta di Norris per il Titolo: La vittoria dominante di Lando Norris sottolinea la sua crescente confidenza e il forte pacchetto della McLaren, rendendolo un temibile contendente mentre la lotta per il titolo si fa più intensa.
  • Complessità Strategica: Le condizioni di alta quota e bassa aderenza in Messico portano spesso a gare imprevedibili, evidenziando l'abilità del pilota nel gestire le gomme ed eseguire strategie complesse sotto pressione.

I dettagli:

  • Ollie Bearman (HAAS): Partito 9º, arrivato 4º. La performance di Bearman è stata un biglietto da visita, ha centrato la qualifica dopo aver perso FP1 ed è entrato in Q3. Ha beneficiato del caos alla curva 1 ma ha compiuto manovre d'opportunità per superare Max Verstappen e George Russell. La sua difesa risoluta contro Verstappen e Oscar Piastri, anche senza l'assistenza della VSC, è stata la chiave del suo primo posto in classifica.
  • Lando Norris (McLAREN): Partito 1º, arrivato 1º. Norris è tornato al suo meglio, perfettamente in sintonia con una McLaren che ha eccelso nelle condizioni uniche del Messico. Ha dominato dalla pole, mostrando un ritmo superiore a quello del compagno di squadra, anche dopo aver perso FP1. Il suo unico piccolo appunto è stata la natura meno complessa della sua gara rispetto a quella di Bearman.
  • Max Verstappen (RED BULL): Partito 5º, arrivato 3º. Verstappen ha faticato con l'aderenza in qualifica a causa delle modifiche di assetto della Red Bull per il ritmo gara. La sua mossa alla curva 1 è stata ad alto rischio ma efficace, guadagnando posizioni. Ha guidato uno stint con gomme soft superbo per avvicinarsi a Charles Leclerc, ma una VSC gli ha negato un attacco tardivo.
  • Charles Leclerc (FERRARI): Partito 2º, arrivato 2º. Leclerc ha gestito meglio le condizioni di bassa aderenza rispetto agli anni precedenti e ha generalmente superato il suo compagno di squadra. È stato fortunato a rientrare in pista dopo essere uscito alla prima curva, ma ha poi disputato una gara impeccabile, probabilmente in grado di tenere a bada Verstappen anche senza la VSC.
  • George Russell (MERCEDES): Partito 4º, arrivato 7º. Russell ha ritenuto di poter ottimizzare ulteriormente la Q3. La sua gara è stata compromessa nei primi giri, essendo stato spinto fuori pista da Verstappen e Bearman. Nonostante le frustrazioni per gli ordini di squadra, non è riuscito a dimostrare un vantaggio significativo di ritmo.
  • Kimi Antonelli (MERCEDES): Partito 6º, arrivato 6º. Antonelli ha avuto una Q1 un po' disordinata ma è migliorato fino alla Q3. La sua gara ha comportato una uscita di pista precoce e una battaglia per la posizione, recuperando alla fine la sesta piazza dopo un'inversione di ordini di squadra.
  • Esteban Ocon (HAAS): Partito 11º, arrivato 9º. Ocon si è detto relativamente soddisfatto della Haas aggiornata, mancando di poco la Q3. Ha guadagnato posizioni con le gomme soft, beneficiando di un undercut ben eseguito e di un pit stop lento di Tsunoda, assicurandosi punti minori.
  • Gabriel Bortoleto (SAUBER): Partito 16º, arrivato 10º. Bortoleto ha avuto una qualifica deludente ma l'ha convertita in una gara solida, risalendo nella zona punti da oltre la top 10. Ha mostrato una guida determinata, inseguendo e superando rivali.
  • Lewis Hamilton (FERRARI): Partito 3º, arrivato 8º. Hamilton ha mostrato un buon ritmo, ma la sua gara è stata rovinata da una battaglia con Verstappen, dove un bloccaggio di ruota e una successiva penalità per aver guadagnato tempo fuori pista hanno trasformato una possibilità di podio in un arrivo a punti modesto.

Il quadro generale:

  • Il Gran Premio del Messico ha sottolineato il ruolo critico dell'adattabilità del pilota e dell'esecuzione strategica in condizioni di alta quota e bassa aderenza. Sebbene la velocità pura sia essenziale, la capacità di gestire situazioni di gara complesse, evitare errori e massimizzare ogni opportunità si è dimostrata decisiva per coloro che si trovano ai vertici della classifica.

Cosa succederà dopo:

  • Le prestazioni in Messico influenzeranno indubbiamente le strategie dei team e le discussioni sul mercato dei piloti man mano che la stagione progredisce. La prestazione stellare di Bearman lo ha potenzialmente inserito nella corsa per un sedile a tempo pieno in F1. I team analizzeranno le sfide uniche di raffreddamento e aerodinamica affrontate in Messico per affinare il design delle loro vetture e le strategie per condizioni simili in gare future, mentre la lotta per il titolo tra Norris e Verstappen continua a intensificarsi di fine settimana in fine settimana.

Articolo originale :https://www.the-race.com/formula-1/f1-mexican-grand-prix-driver-rankings-edd-str...

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