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Nielsen (Alpine) accantona il "piano delle 100 gare" per una ricostruzione faticosa

Nielsen (Alpine) accantona il "piano delle 100 gare" per una ricostruzione faticosa

Riassunto
Il nuovo AD dell'Alpine, Nielsen, ha accantonato il fallito "piano delle 100 gare". L'obiettivo è una ricostruzione faticosa ma concreta per tornare a lottare per i punti e risalire in classifica.

Il nuovo managing director dell'Alpine, Steve Nielsen, ha accantonato l'idea di un "piano a lungo termine di 100 gare" mentre il team di Enstone inizia la sua ricostruzione a seguito di un disastroso 2025. Questo segna un chiaro cambiamento di filosofia rispetto alla precedente gestione, che aveva fissato scadenze ambiziose per un ritorno in vetta. Nielsen sostiene invece un approccio più paziente e "faticoso", concentrato su un progresso costante e incrementale e su un miglioramento strutturale.

Perché è importante:

Il "piano delle 100 gare", lanciato con grande clamore nel 2021, si è rivelato un fallimento spettacolare, culminando con l'ultimo posto nel campionato costruttori. L'approccio pragmatico e senza fronzoli di Nielsen segnala un necessario ritorno alla realtà per il team, allontanandosi da promesse alte e scandite da tempistiche precise per concentrarsi sulla solidità delle fondamenta. Per un team con l'eredità vincente di Enstone, questo reset è cruciale per arrestare il declino e iniziare una credibile risalita nella griglia.

I dettagli:

  • Una Tempistica Fallimentare: Il piano originale, avviato quando la Renault è stata ribattezzata Alpine, puntava a podi entro il 2024 e vittorie entro il 2025. Invece, il team è arrivato ultimo nel 2025 con soli 22 punti, costringendolo a interrompere anticipatamente lo sviluppo della vettura A525 per concentrarsi sui regolamenti del 2026.
  • La Filosofia di Nielsen: Il nuovo managing director è fermamente contrario ai piani fissi a lungo termine. "Non sono una persona che crede in un piano da 100 gare o in un piano da tre o cinque anni", ha dichiarato Nielsen. "Metti le persone migliori che puoi trovare nelle posizioni giuste... e lavori il più duramente possibile... è un processo lento e faticoso, e speri che, alla fine, tu faccia un lavoro migliore di tutti gli altri."
  • Aspettative Realistiche per il 2026: Pur essendo fiducioso che il team stia costruendo una vettura migliore per l'anno prossimo, Nielsen è stato veloce a gestire le aspettative. "Non posso dirvi se questo si qualificherà primo, decimo o ventesimo in griglia", ha ammesso, riconoscendo che tutte le altre nove squadre stanno lavorando sodo per migliorare.
  • Contesto Storico: Nielsen porta con sé un'esperienza preziosa, avendo ricoperto il ruolo di direttore sportivo durante le stagioni da titolo di Enstone nel 2005 e 2006. Ha ricordato che, dopo che la Renault acquistò la Benetton, "ci sono voluti tre anni per vincere una gara e cinque per vincere il campionato", fornendo un punto di riferimento realistico per le ambizioni attuali del team.

Cosa succederà dopo:

La priorità immediata per l'Alpine è liberarsi dello status di "backmarker" e diventare un contendente costante per i punti nel gruppo centrale. L'obiettivo di Nielsen per il 2026 è semplice: "Voglio correre ogni settimana, idealmente per punti". Questo contrasta nettamente con il 2025, quando il team era spesso "molto indietro, in fondo al gruppo". Il focus ora è sul miglioramento della struttura del team, sulle assunzioni per colmare le debolezze e sull'assicurarsi che la squadra di Enstone possa combattere al vertice del gruppo centrale ogni weekend.

Articolo originale :https://www.motorsport.com/f1/news/steve-nielsen-on-alpines-rebuild-i-dont-belie...

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