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Ordini di scuderia McLaren al GP d'Italia: Decisione giusta o interferenza nel campionato?

Ordini di scuderia McLaren al GP d'Italia: Decisione giusta o interferenza nel campionato?

Riassunto
Al GP d'Italia, la McLaren ha ordinato a Piastri di far passare Norris dopo un pit stop lento, scatenando polemiche sull'interferenza nel campionato. La decisione solleva dibattiti sull'equità e sull'impatto di tali ordini sul risultato finale.

Perché è importante

L'incidente evidenzia le complesse dinamiche di una lotta interna per il campionato e solleva interrogativi su quando, e se, gli ordini di scuderia siano giustificati, specialmente quando è coinvolto un errore ai box.

L'incidente

  • Scambio nel finale di gara: A sette giri dal termine, Lando Norris ha subito un pit stop lento a causa di un problema alla pistola del pit-stop sulla ruota anteriore sinistra.
  • Piastri guadagna la posizione: Questo ha permesso a Oscar Piastri, che si era fermato in precedenza, di scavalcare Norris e conquistare la seconda posizione.
  • Istruzione del team: La McLaren ha quindi ordinato a Piastri di cedere il passo a Norris, cosa che ha fatto, cedendo il secondo posto.

Prospettive contrastanti

  • Contro gli ordini di scuderia (Ed Hardy):
    • I piloti dovrebbero essere liberi di gareggiare; errori come pit stop lenti fanno parte delle corse, simili a Norris che "ruba" una vittoria a Piastri in Ungheria.
    • L'interferenza impedisce ai piloti di sviluppare la "crudeltà" vista in campioni come Max Verstappen o Lewis Hamilton.
    • È una "cattiva esecuzione" che potrebbe ingiustamente costare a Piastri il suo primo titolo.
  • A favore degli ordini di scuderia (Stuart Codling):
    • Sarebbe "un peccato" se il campionato fosse deciso da un errore meccanico ai box piuttosto che dalla performance in pista.
    • Confronta l'incidente con il GP d'Australia del 1998, quando Mika Hakkinen ottenne una vittoria dopo un errore del team con David Coulthard.
    • La McLaren ha la responsabilità di garantire l'equità nella battaglia per il campionato, a differenza di un team dominante con una sola vettura come la Red Bull.

Il quadro generale

Questa decisione sottolinea la linea sottile che i team percorrono nel gestire piloti competitivi. Pur mirando all'equità, rischia anche di soffocare gli istinti naturali di gara e potenzialmente alterare l'esito del campionato basandosi su fattori non legati alla guida. La gestione da parte della McLaren della sua unica situazione di campionato rimarrà senza dubbio un punto focale con il progredire della stagione.

Articolo originale :https://www.motorsport.com/f1/news/was-mclaren-right-to-use-team-orders-at-f1-it...

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