
Tsunoda, l'uscita "scioccante" dal SQ1 di Austin: analisi completa
Perché è importante:
- L'eliminazione di Tsunoda nel SQ1 non riflette solo un passo falso strategico del team, ma evidenzia anche una lotta ricorrente con il ritmo sulle gomme soft, un elemento cruciale per il successo nel competitivo midfield della F1. Incidenti del genere possono impattare significativamente la fiducia di un pilota e le ambizioni di un team nel campionato, specialmente in un weekend di gara sprint.
I Dettagli:
- Un Giro da Gloria (o la sua Assenza): Tsunoda ha completato un solo giro veloce (flying lap) nel SQ1, piazzandosi 18°. È stato tra i diversi piloti, tra cui Ollie Bearman e Esteban Ocon, che non sono riusciti a completare un ultimo giro cronometrato prima della bandiera a scacchi.
- Scuse del Team, Ma...: Laurent Mekies, team principal della Red Bull F1, ha ammesso l'errore del team, dichiarando: "Abbiamo sbagliato, ci scusiamo con Yuki." Il programma ristretto, un tentativo di ottimizzare il raffreddamento in garage anziché in pista, si è rivelato troppo ambizioso per la vettura di Tsunoda.
- Deficit di Ritmo: Il primo giro veloce di Tsunoda è stato 1.119 secondi più lento di quello del compagno di squadra Max Verstappen, una tendenza osservata anche nelle libere, dove ha faticato con le gomme soft. Nonostante l'uso dei medium obbligatori in SQ1, è emerso un deficit di ritmo simile.
- Divisione Strategica: La Red Bull ha optato per una strategia ai box, richiamando Tsunoda, mentre molti piloti di testa come Mercedes, McLaren e Verstappen sono rimasti in pista. Questa decisione ha richiesto il rifornimento, che, pur non essendo un processo lento, ha contribuito alla criticità del tempo.
- Caos in Fila: Rientrato in pista, Tsunoda si è trovato in fondo a una lunga coda. La situazione è stata esacerbata dai piloti rimasti in pista per giri di raffreddamento (cool-down laps), che hanno ulteriormente ritardato il traffico all'uscita dai box.
- È stata la quinta vettura in una fila di piloti che, alla fine, non è riuscita ad iniziare il proprio ultimo giro.
- Frustrazione di Tsunoda: Dopo l'eliminazione, Tsunoda ha espresso il suo sgomento: "Il tempismo dell'uscita dal garage non era nemmeno vicino. Onestamente, non so cosa sia successo lì. Qualcosa è andato storto... Quindi è piuttosto scioccante."
Tra le righe:
Sebbene l'errore di tempismo della Red Bull sia stato un fattore chiaro, anche la mancanza di ritmo iniziale di Tsunoda nel SQ1 è stata altrettanto significativa. Se il suo primo giro fosse stato più forte, probabilmente sarebbe avanzato al SQ2, mitigando la necessità di un frenetico secondo tentativo. La decisione di fare rifornimento per una penalità di peso minima alla prima manche suggerisce anche una preoccupazione preesistente riguardo al suo ritmo, indicando che il team potrebbe aver previsto una qualifica al limite.
Cosa succederà dopo:
Questo incidente sottolinea i margini ridottissimi nelle qualifiche sprint della F1, dove ogni decisione del team e del pilota viene amplificata. Mentre Tsunoda può legittimamente puntare il dito contro l'errore di tempismo del team, deve anche affrontare le sue difficoltà con il ritmo sui composti più morbidi. Con Verstappen che dimostra la velocità della vettura, l'attenzione si concentrerà su come Tsunoda e il suo team adatteranno le loro strategie e prestazioni per i futuri weekend di sprint. Se la Red Bull fosse stata sufficientemente fiduciosa da rifornirlo per l'intera sessione, avrebbe potuto evitare il pit stop e la conseguente coda del tutto, evidenziando aree di ottimizzazione futura.
Articolo originale :https://www.the-race.com/formula-1/yuki-tsunoda-us-gp-sq1-exit-shocking-what-was...